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Valutazione e acquisto quadri 800

Category: Pittori del 800

Pellizza da Volpedo Giuseppe

Giuseppe Pellizza da Volpedo – Maestro del Divisionismo e del Simbolismo

Giuseppe Pellizza da Volpedo (Volpedo, luglio 1868 – Volpedo, giugno 1907) è stato un pittore italiano, esponente di spicco del Divisionismo e del Simbolismo. Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Brera e all’Accademia di San Luca a Roma, Pellizza sviluppò uno stile unico che univa la tecnica divisionista a temi sociali e simbolici. Le sue opere furono esposte in importanti gallerie e musei, tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e il Museo del Novecento di Milano. La sua carriera artistica fu segnata da una profonda ricerca della giustizia sociale e da un interesse per temi allegorici e mistici.

Le Opere Più Rappresentative

  • Il Quarto Stato (1901): Un dipinto simbolico che rappresenta una marcia di lavoratori, con una luce intensa e un’atmosfera carica di tensione. L’opera è un esempio della maestria di Pellizza nel fondere tecnica divisionista e simbolismo.
  • Lo Specchio della Vita (1895-1898): Un’opera allegorica che rappresenta il ciclo della vita, con un approccio simbolico e una ricchezza di dettagli. Il dipinto è un esempio della capacità di Pellizza di rappresentare temi complessi con profondità filosofica.
  • Il Sole (1904): Questo dipinto rappresenta una scena allegorica, con figure intente a contemplare il sole. L’opera è caratterizzata da una luce drammatica e un’atmosfera intensa.
  • Il Sogno (1897): Un’opera simbolica che esplora temi onirici e spirituali, con figure immerse in un’atmosfera surreale. Il dipinto è un esempio della maestria di Pellizza nel catturare l’essenza del sogno e del mistero.

L’Eredità di Giuseppe Pellizza da Volpedo

Giuseppe Pellizza da Volpedo ha lasciato un’eredità significativa nel panorama artistico italiano, in particolare per la sua capacità di unire la tecnica divisionista a temi sociali e simbolici. Le sue opere sono oggi conservate in importanti musei e gallerie, tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e il Museo del Novecento di Milano. La sua influenza si estende anche ai contemporanei e ai successori, che hanno apprezzato la sua maestria nel catturare la luce e l’essenza spirituale della natura. Giuseppe Pellizza da Volpedo rimane una figura di riferimento per gli studiosi e gli appassionati del Divisionismo e del Simbolismo.

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Pollonera Carlo

Carlo Pollonera – Maestro del Verismo e della Pittura di Genere

Carlo Pollonera (Torino, gennaio 1859 – Torino, dicembre 1923) è stato un pittore italiano, esponente del Verismo e della pittura di genere. Formatosi all’Accademia Albertina di Torino, Pollonera sviluppò uno stile che univa il realismo a una sensibilità romantica, concentrandosi su temi legati alla vita quotidiana e ai paesaggi. Le sue opere furono esposte in importanti gallerie e musei, tra cui la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e la Pinacoteca di Brera. La sua carriera artistica fu segnata da una costante attenzione alla rappresentazione della luce e del colore.

Le Opere Più Rappresentative

  • Paesaggio Piemontese (1880): Un dipinto che cattura la bellezza della campagna piemontese, con una luce e un’atmosfera che riflette l’influenza del Verismo. L’opera è caratterizzata da una composizione equilibrata e ricca di dettagli naturalistici.
  • Ritratto di Donna (1890): Un ritratto che mostra una donna con un’espressione serena e dignitosa. L’attenzione ai dettagli del volto e del vestito riflette la maestria di Pollonera nel ritratto.
  • Scena Contadina (1900): Questo dipinto rappresenta una scena di vita rurale, con figure intente al lavoro nei campi. L’opera è un esempio della capacità di Pollonera di cogliere momenti di vita quotidiana.
  • Il Mercato Vecchio (1910): Un’opera che rappresenta una scena di mercato, con una luce e un’atmosfera che riflette l’influenza del Verismo Italiano. Il dipinto è un esempio della maestria di Pollonera nel catturare la vita quotidiana.

L’Eredità di Carlo Pollonera

Carlo Pollonera ha lasciato un’eredità significativa nel panorama artistico italiano, in particolare per la sua capacità di rappresentare la luce e il colore con una tecnica realista. Le sue opere sono oggi conservate in importanti musei e gallerie, tra cui la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e la Pinacoteca di Brera. La sua influenza si estende anche ai contemporanei e ai successori, che hanno apprezzato la sua maestria nel catturare la luce e l’atmosfera della campagna piemontese. Carlo Pollonera rimane una figura di riferimento per gli studiosi e gli appassionati del Verismo e della pittura di genere.

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Poma Silvio

Silvio Poma – Maestro del Divisionismo e del Simbolismo

Silvio Poma (Milano, gennaio 1840 – Milano, dicembre 1932) è stato un pittore italiano, esponente del Divisionismo e del Simbolismo. Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Brera, Poma sviluppò uno stile che univa la tecnica divisionista a temi simbolici e allegorici. Le sue opere furono esposte in importanti gallerie e musei, tra cui la Galleria d’Arte Moderna di Milano e la Pinacoteca di Brera. La sua carriera artistica fu segnata da una costante ricerca della bellezza ideale e da un interesse per temi mistici e religiosi.

Le Opere Più Rappresentative

  • La Sirena (1880): Un dipinto simbolico che rappresenta una sirena avvolta in un’aura misteriosa. L’opera è caratterizzata da una composizione elegante e da un uso raffinato del colore.
  • Il Sogno (1890): Un’opera allegorica che esplora temi onirici e spirituali. La figura centrale, immersa in un’atmosfera surreale, riflette l’interesse di Poma per il simbolismo e il mistero.
  • La Primavera (1900): Questo dipinto rappresenta la personificazione della primavera, con una forte attenzione ai dettagli decorativi e alla luce. L’opera è un esempio della maestria di Poma nel fondere simbolismo e Liberty.
  • Il Trionfo della Vita (1910): Un’opera allegorica che rappresenta il ciclo della vita, con un approccio simbolico e una ricchezza di dettagli decorativi. Il dipinto è un esempio della capacità di Poma di rappresentare temi complessi con eleganza e profondità.

L’Eredità

Silvio Poma ha lasciato un’eredità significativa nel panorama artistico italiano, in particolare per la sua capacità di unire il Divisionismo a elementi decorativi tipici del Simbolismo. Le sue opere sono oggi conservate in importanti musei e gallerie, tra cui la Galleria d’Arte Moderna di Milano e la Pinacoteca di Brera. La sua influenza si estende anche ai contemporanei e ai successori, che hanno apprezzato la sua maestria nel catturare la bellezza ideale e nel rappresentare temi allegorici con eleganza e profondità. Silvio Poma rimane una figura di riferimento per gli studiosi e gli appassionati del Divisionismo e del Simbolismo.

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Pratella Attilio

Attilio Pratella – Maestro del Verismo e della Pittura di Paesaggio

Attilio Pratella (Lugo, gennaio 1856 – Napoli, dicembre 1949) è stato un pittore italiano, esponente del Verismo e della pittura di paesaggio. Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Napoli, Pratella sviluppò uno stile che univa il realismo a una sensibilità romantica, concentrandosi su temi legati ai paesaggi e alla vita quotidiana. Le sue opere furono esposte in importanti gallerie e musei, tra cui il Museo di Capodimonte di Napoli e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. La sua carriera artistica fu segnata da una costante attenzione alla rappresentazione della luce e del colore.

Le Opere Più Rappresentative

  • Paesaggio Napoletano (1880): Un dipinto che cattura la bellezza della campagna napoletana, con una luce e un’atmosfera che riflette l’influenza del Verismo. L’opera è caratterizzata da una composizione equilibrata e ricca di dettagli naturalistici.
  • Ritratto di Donna (1890): Un ritratto che mostra una donna con un’espressione serena e dignitosa. L’attenzione ai dettagli del volto e del vestito riflette la maestria di Pratella nel ritratto.
  • Scena Contadina (1900): Questo dipinto rappresenta una scena di vita rurale, con figure intente al lavoro nei campi. L’opera è un esempio della capacità di Pratella di cogliere momenti di vita quotidiana.
  • Il Mercato Vecchio (1910): Un’opera che rappresenta una scena di mercato, con una luce e un’atmosfera che riflette l’influenza del Verismo Italiano. Il dipinto è un esempio della maestria di Pratella nel catturare la vita quotidiana.

L’Eredità di Attilio Pratella

Attilio Pratella ha lasciato un’eredità significativa nel panorama artistico italiano, in particolare per la sua capacità di rappresentare la luce e il colore con una tecnica realista. Le sue opere sono oggi conservate in importanti musei e gallerie, tra cui il Museo di Capodimonte di Napoli e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. La sua influenza si estende anche ai contemporanei e ai successori, che hanno apprezzato la sua maestria nel catturare la luce e l’atmosfera della campagna napoletana. Attilio Pratella rimane una figura di riferimento per gli studiosi e gli appassionati del Verismo e della pittura di paesaggio.

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Previati Eugenio

Eugenio Previati – Maestro del Divisionismo e del Simbolismo

Eugenio Previati (Ferrara, agosto 1852 – Lavagna, giugno 1920) è stato un pittore italiano, esponente di spicco del Divisionismo e del Simbolismo. Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Firenze e all’Accademia di Brera a Milano, Previati sviluppò uno stile unico che univa la tecnica divisionista a temi simbolici e allegorici. Le sue opere furono esposte in importanti gallerie e musei, tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e la Pinacoteca di Brera. La sua carriera artistica fu segnata da una profonda ricerca spirituale e da un interesse per temi mistici e religiosi.

Le Opere Più Rappresentative

  • La Maternità (1890-1891): Un dipinto simbolico che rappresenta la maternità attraverso una figura femminile avvolta in un’aura mistica. L’opera è un esempio della maestria di Previati nel fondere tecnica divisionista e simbolismo.
  • Il Carro del Sole (1899): Un’opera allegorica che rappresenta il carro del sole trainato da cavalli, con una luce intensa e un’atmosfera carica di spiritualità. Il dipinto è un esempio della capacità di Previati di rappresentare temi mitologici con profondità filosofica.
  • La Via del Calvario (1902): Questo dipinto rappresenta una scena religiosa, con figure intente a seguire il percorso di Cristo verso il Calvario. L’opera è caratterizzata da una luce drammatica e un’atmosfera intensa.
  • Il Sogno (1912): Un’opera simbolica che esplora temi onirici e spirituali, con figure immerse in un’atmosfera surreale. Il dipinto è un esempio della maestria di Previati nel catturare l’essenza del sogno e del mistero.

L’Eredità di Eugenio Previati

Eugenio Previati ha lasciato un’eredità significativa nel panorama artistico italiano, in particolare per la sua capacità di unire la tecnica divisionista a temi simbolici e spirituali. Le sue opere sono oggi conservate in importanti musei e gallerie, tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e la Pinacoteca di Brera. La sua influenza si estende anche ai contemporanei e ai successori, che hanno apprezzato la sua maestria nel catturare la luce e l’essenza spirituale della natura. Eugenio Previati rimane una figura di riferimento per gli studiosi e gli appassionati del Divisionismo e del Simbolismo.

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Previati Gaetano

Gaetano Previati – Maestro del Divisionismo e del Simbolismo

Gaetano Previati (Ferrara, agosto 1852 – Lavagna, giugno 1920) è stato un pittore italiano, esponente di spicco del Divisionismo e del Simbolismo. Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Firenze e all’Accademia di Brera a Milano, Previati sviluppò uno stile unico che univa la tecnica divisionista a temi simbolici e allegorici. Le sue opere furono esposte in importanti gallerie e musei, tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e la Pinacoteca di Brera. La sua carriera artistica fu segnata da una profonda ricerca spirituale e da un interesse per temi mistici e religiosi.

Le Opere Più Rappresentative

  • La Maternità (1890-1891): Un dipinto simbolico che rappresenta la maternità attraverso una figura femminile avvolta in un’aura mistica. L’opera è un esempio della maestria di Previati nel fondere tecnica divisionista e simbolismo.
  • Il Carro del Sole (1899): Un’opera allegorica che rappresenta il carro del sole trainato da cavalli, con una luce intensa e un’atmosfera carica di spiritualità. Il dipinto è un esempio della capacità di Previati di rappresentare temi mitologici con profondità filosofica.
  • La Via del Calvario (1902): Questo dipinto rappresenta una scena religiosa, con figure intente a seguire il percorso di Cristo verso il Calvario. L’opera è caratterizzata da una luce drammatica e un’atmosfera intensa.
  • Il Sogno (1912): Un’opera simbolica che esplora temi onirici e spirituali, con figure immerse in un’atmosfera surreale. Il dipinto è un esempio della maestria di Previati nel catturare l’essenza del sogno e del mistero.

L’Eredità

Gaetano Previati ha lasciato un’eredità significativa nel panorama artistico italiano, in particolare per la sua capacità di unire la tecnica divisionista a temi simbolici e spirituali. Le sue opere sono oggi conservate in importanti musei e gallerie, tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e la Pinacoteca di Brera. La sua influenza si estende anche ai contemporanei e ai successori, che hanno apprezzato la sua maestria nel catturare la luce e l’essenza spirituale della natura. Gaetano Previati rimane una figura di riferimento per gli studiosi e gli appassionati del Divisionismo e del Simbolismo.

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Puccinelli Antonio

Antonio Puccinelli – Maestro del Romanticismo Italiano

Antonio Puccinelli (Castelfranco di Sotto, gennaio 1822 – Firenze, febbraio 1897) è stato un pittore italiano, esponente del Romanticismo Italiano. Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, Puccinelli sviluppò uno stile che univa il realismo a una sensibilità romantica, concentrandosi su temi legati alla storia, alla letteratura e alla vita quotidiana. Le sue opere furono esposte in importanti gallerie e musei, tra cui la Galleria d’Arte Moderna di Firenze e la Pinacoteca di Brera. La sua carriera artistica fu segnata da una costante attenzione alla rappresentazione della luce e del colore.

Le Opere Più Rappresentative

  • Ritratto di Giuseppe Garibaldi (1860): Un ritratto che mostra il celebre eroe nazionale con un’espressione determinata e dignitosa. L’attenzione ai dettagli del volto e del vestito riflette la maestria di Puccinelli nel ritratto.
  • Scena Storica (1865): Un’opera che rappresenta un momento significativo della storia italiana, con figure dinamiche e un’ambientazione accurata. La composizione è ricca di dettagli e simbolismi.
  • Paesaggio Toscano (1870): Questo dipinto rappresenta una scena di vita rurale, con figure intente al lavoro nei campi. L’opera è caratterizzata da una luce calda e un’atmosfera intima.
  • Il Mercato Vecchio (1880): Un’opera che rappresenta una scena di mercato, con una luce e un’atmosfera che riflette l’influenza del Romanticismo Italiano. Il dipinto è un esempio della maestria di Puccinelli nel catturare la vita quotidiana.

L’Eredità di Antonio Puccinelli

Antonio Puccinelli ha lasciato un’eredità significativa nel panorama artistico italiano, in particolare per la sua capacità di rappresentare la luce e il colore con una tecnica realista. Le sue opere sono oggi conservate in importanti musei e gallerie, tra cui la Galleria d’Arte Moderna di Firenze e la Pinacoteca di Brera. La sua influenza si estende anche ai contemporanei e ai successori, che hanno apprezzato la sua maestria nel catturare l’essenza della personalità e della storia. Antonio Puccinelli rimane una figura di riferimento per gli studiosi e gli appassionati del Romanticismo Italiano e della pittura di genere.

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Puccini Mario

Mario Puccini – Maestro del Realismo e della Pittura di Genere

Mario Puccini (Livorno, gennaio 1869 – Firenze, giugno 1920) è stato un pittore italiano, esponente del Realismo e della pittura di genere. Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, Puccini sviluppò uno stile che univa il realismo a una sensibilità romantica, concentrandosi su temi legati alla vita quotidiana e ai paesaggi. Le sue opere furono esposte in importanti gallerie e musei, tra cui la Galleria d’Arte Moderna di Firenze e la Pinacoteca di Brera. La sua carriera artistica fu segnata da una costante attenzione alla rappresentazione della luce e del colore.

Le Opere Più Rappresentative

  • Paesaggio Toscano (1890): Un dipinto che cattura la bellezza della campagna toscana, con una luce e un’atmosfera che riflette l’influenza del Realismo. L’opera è caratterizzata da una composizione equilibrata e ricca di dettagli naturalistici.
  • Ritratto di Donna (1900): Un ritratto che mostra una donna con un’espressione serena e dignitosa. L’attenzione ai dettagli del volto e del vestito riflette la maestria di Puccini nel ritratto.
  • Scena Contadina (1910): Questo dipinto rappresenta una scena di vita rurale, con figure intente al lavoro nei campi. L’opera è un esempio della capacità di Puccini di cogliere momenti di vita quotidiana.
  • Il Mercato Vecchio (1915): Un’opera che rappresenta una scena di mercato, con una luce e un’atmosfera che riflette l’influenza del Realismo Italiano. Il dipinto è un esempio della maestria di Puccini nel catturare la vita quotidiana.

L’Eredità di Mario Puccini

Mario Puccini ha lasciato un’eredità significativa nel panorama artistico italiano, in particolare per la sua capacità di rappresentare la luce e il colore con una tecnica realista. Le sue opere sono oggi conservate in importanti musei e gallerie, tra cui la Galleria d’Arte Moderna di Firenze e la Pinacoteca di Brera. La sua influenza si estende anche ai contemporanei e ai successori, che hanno apprezzato la sua maestria nel catturare la luce e l’atmosfera della campagna toscana. Mario Puccini rimane una figura di riferimento per gli studiosi e gli appassionati del Realismo e della pittura di genere.

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Quadrone Giovanni Battista

Giovanni Battista Quadrone – Maestro del Realismo e della Pittura di Genere

Giovanni Battista Quadrone (Mondovì, gennaio 1844 – Torino, gennaio 1898) è stato un pittore italiano, esponente del Realismo e della pittura di genere. Formatosi all’Accademia Albertina di Torino, Quadrone sviluppò uno stile che univa il realismo a una sensibilità romantica, concentrandosi su temi legati alla vita quotidiana e ai paesaggi. Le sue opere furono esposte in importanti gallerie e musei, tra cui la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e la Pinacoteca di Brera. La sua carriera artistica fu segnata da una costante attenzione alla rappresentazione della luce e del colore.

Le Opere Più Rappresentative

  • Paesaggio Piemontese (1870): Un dipinto che cattura la bellezza della campagna piemontese, con una luce e un’atmosfera che riflette l’influenza del Realismo. L’opera è caratterizzata da una composizione equilibrata e ricca di dettagli naturalistici.
  • Ritratto di Donna (1880): Un ritratto che mostra una donna con un’espressione serena e dignitosa. L’attenzione ai dettagli del volto e del vestito riflette la maestria di Quadrone nel ritratto.
  • Scena Contadina (1885): Questo dipinto rappresenta una scena di vita rurale, con figure intente al lavoro nei campi. L’opera è un esempio della capacità di Quadrone di cogliere momenti di vita quotidiana.
  • Il Mercato Vecchio (1890): Un’opera che rappresenta una scena di mercato, con una luce e un’atmosfera che riflette l’influenza del Realismo Italiano. Il dipinto è un esempio della maestria di Quadrone nel catturare la vita quotidiana.

L’Eredità di Giovanni Battista Quadrone

Giovanni Battista Quadrone ha lasciato un’eredità significativa nel panorama artistico italiano, in particolare per la sua capacità di rappresentare la luce e il colore con una tecnica realista. Le sue opere sono oggi conservate in importanti musei e gallerie, tra cui la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e la Pinacoteca di Brera. La sua influenza si estende anche ai contemporanei e ai successori, che hanno apprezzato la sua maestria nel catturare la luce e l’atmosfera della campagna piemontese. Giovanni Battista Quadrone rimane una figura di riferimento per gli studiosi e gli appassionati del Realismo e della pittura di genere.

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Querena Luigi

Luigi Querena – Maestro del Vedutismo Veneziano

Luigi Querena (Venezia, ottobre 1824 – Venezia, gennaio 1887) è stato un pittore italiano, esponente del Vedutismo Veneziano. Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, Querena sviluppò uno stile che univa la precisione realistica a una sensibilità romantica, concentrandosi su temi legati ai paesaggi urbani e alla vita quotidiana di Venezia. Le sue opere furono esposte in importanti gallerie e musei, tra cui la Galleria dell’Accademia di Venezia e il Museo Correr. La sua carriera artistica fu segnata da una costante attenzione alla rappresentazione della luce e del colore.

Le Opere Più Rappresentative

  • Veduta del Canal Grande (1850): Un dipinto che cattura la bellezza del Canal Grande, con una luce e un’atmosfera che riflette l’influenza del Vedutismo. L’opera è caratterizzata da una composizione equilibrata e ricca di dettagli architettonici.
  • Piazza San Marco (1860): Un’opera che rappresenta una vista panoramica di Piazza San Marco, con una particolare attenzione ai dettagli architettonici e alla luce del tramonto. Il dipinto è un esempio della maestria di Querena nel catturare l’essenza della città.
  • Scena di Mercato (1870): Questo dipinto rappresenta una scena di mercato, con figure intente a comprare e vendere prodotti locali. L’opera è un esempio della capacità di Querena di cogliere momenti di vita quotidiana.
  • Il Ponte di Rialto (1880): Un’opera che rappresenta una vista panoramica del Ponte di Rialto, con una luce e un’atmosfera che riflette l’influenza del Vedutismo Veneziano. Il dipinto è un esempio della maestria di Querena nel catturare la vita quotidiana.

L’Eredità di Luigi Querena

Luigi Querena ha lasciato un’eredità significativa nel panorama artistico italiano, in particolare per la sua capacità di rappresentare la luce e il colore con una tecnica realista. Le sue opere sono oggi conservate in importanti musei e gallerie, tra cui la Galleria dell’Accademia di Venezia e il Museo Correr. La sua influenza si estende anche ai contemporanei e ai successori, che hanno apprezzato la sua maestria nel catturare la luce e l’atmosfera dei paesaggi urbani e rurali. Luigi Querena rimane una figura di riferimento per gli studiosi e gli appassionati del Vedutismo Veneziano e della pittura di paesaggio.

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