Lojacono Francesco
Francesco Lojacono – Maestro del Paesaggismo Siciliano
Francesco Lojacono (Palermo, maggio 1838 – Palermo, febbraio 1915) è considerato uno dei più grandi esponenti del paesaggismo siciliano del XIX secolo. La sua pittura, luminosa e vibrante, gli valse il soprannome di “Pittore del sole”. Figlio d’arte, iniziò i suoi studi con il padre Luigi e perfezionò il suo talento sotto la guida di Salvatore Lo Forte.
Dopo un periodo formativo a Napoli, dove entrò in contatto con i fratelli Giuseppe e Filippo Palizzi, Lojacono proseguì i suoi studi a Firenze, avvicinandosi alla scuola dei Macchiaioli. Prese parte a eventi storici significativi, come la Spedizione dei Mille, durante la quale fu ferito e imprigionato. Questi episodi, tuttavia, non lo distolsero dalla pittura, e nel 1864 il dipinto “Mare all’Acquasanta” gli garantì un primo riconoscimento.
Lojacono espose in prestigiose sedi internazionali, come l’Esposizione internazionale di Parigi nel 1878 e la prima Biennale di Venezia nel 1895. Divenne docente di pittura di paesaggio all’Accademia di Belle Arti di Palermo, formando allievi illustri come Ettore De Maria Bergler. Tra i suoi committenti si annoverano re Umberto I e la regina Margherita di Savoia. Nel 1891 espose all’Esposizione Nazionale di Palermo, consolidando la sua fama.
Le Opere Più Rappresentative di Francesco Lojacono
- Veduta di Palermo (1875): Un affascinante scorcio della città siciliana, custodito alla Galleria d’Arte Moderna di Palermo.
- L’arrivo inatteso (1883): Dipinto acquistato dalla regina Margherita per il Palazzo del Quirinale, un capolavoro di luminosità e dettaglio.
- Dopo la pioggia (1886): Opera commissionata dalla principessa Giulia Lanza di Trabìa, celebrata per l’intensità atmosferica.
- La valle dell’Oreto (1870): Un paesaggio esposto a Vienna e Parigi, simbolo del suo stile unico.
L’Eredità di Francesco Lojacono
Francesco Lojacono rivoluzionò la pittura paesaggistica siciliana, introducendo una tecnica che fondeva realismo e luminismo. La sua abilità nel catturare la luce e i colori del paesaggio siciliano ne fece un precursore della pittura moderna dell’isola. Fu anche tra i primi pittori a utilizzare la fotografia come riferimento per le sue opere, contribuendo a rendere i suoi dipinti straordinariamente fedeli alla realtà.
Le sue opere, conservate in importanti collezioni pubbliche e private, continuano a essere apprezzate per la loro poesia visiva e per la capacità di evocare la bellezza e l’essenza della Sicilia. Artisti come Michele Catti e Gennaro Pardo si ispirarono alla sua arte, consolidando il ruolo centrale di Lojacono nella tradizione pittorica siciliana.