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LLoyd LLewelyn

Llewelyn Lloyd – Maestro del Paesaggismo Naturalista

Llewelyn Lloyd (Livorno, agosto 1879 – Firenze, ottobre 1949) è stato uno dei più apprezzati paesaggisti italiani del XX secolo, capace di fondere le influenze della pittura naturalista e divisionista in una visione personale e poetica. Figlio di un commerciante gallese e di una livornese, fu inizialmente avversato nella sua vocazione artistica dalla famiglia. Tuttavia, grazie alla sua passione e determinazione, trovò la propria strada nella pittura.

Formatosi come autodidatta, il giovane Lloyd frequentò lo studio di Giovanni Micheli, allievo di Giovanni Fattori, a Livorno, dove strinse amicizia con futuri artisti come Amedeo Modigliani, Oscar Ghiglia e Gino Romiti. Dopo un breve soggiorno a Venezia, si trasferì a Firenze per frequentare la scuola libera del nudo sotto la guida di Fattori. Durante questo periodo, si avvicinò al divisionismo, arricchendo il suo linguaggio pittorico con una tecnica luministica che donava vibrante profondità alle sue opere.

Nel corso della sua carriera, Lloyd sviluppò un forte legame con i paesaggi dell’isola d’Elba, dove trascorse lunghi periodi estivi a partire dal 1907, rappresentandoli in opere che esaltano la bellezza naturale del luogo. La sua produzione si arricchì con scene di vita quotidiana, studi d’interni e nature morte, sempre caratterizzate da una particolare attenzione alla composizione e alla resa cromatica.

Le Opere Più Rappresentative di Llewelyn Lloyd

  • I ponti di Manarola (1904): Un paesaggio che cattura la quiete delle Cinque Terre con uno stile divisionista unico.
  • Giardino in fiore (1908): Un trittico premiato all’Esposizione annuale di Belle Arti a Firenze, oggi conservato presso la Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti.
  • Il castagno morto (1908): Un’opera ispirata ai paesaggi dell’Elba, esposta al Salon d’Automne di Parigi e alla Secessione romana.
  • Il paese dopo l’alluvione (1909): Un trittico che documenta i segni dell’alluvione sull’isola d’Elba, esposto alla Biennale di Venezia.

L’Eredità di Llewelyn Lloyd

Llewelyn Lloyd lasciò un’impronta duratura nel paesaggismo italiano del Novecento. La sua capacità di fondere il rigore del naturalismo con la sensibilità luministica del divisionismo ha ispirato generazioni di artisti. I suoi dipinti, custoditi in collezioni private e musei come la Galleria d’Arte Moderna di Firenze, rappresentano un patrimonio culturale che documenta la bellezza del paesaggio italiano, in particolare della Toscana e dell’isola d’Elba.

La sua influenza si estese anche alla critica e alla letteratura artistica, grazie al suo contributo come autore di saggi sulla pittura italiana dell’Ottocento. La sua dedizione all’arte, nonostante le difficoltà personali e storiche, rimane un esempio di passione e resilienza creativa.

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