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Barabino Niccolò

Barabino Niccolò: Maestro dell’Ottocento Italiano

Nicolò Barabino (San Pier d’Arena, 13 giugno 1832 – Firenze, 19 ottobre 1891) è stato un pittore e scenografo italiano, riconosciuto per il suo contributo significativo all’arte dell’Ottocento. Nato nell’allora comune indipendente di San Pier d’Arena, oggi quartiere di Genova noto come Sampierdarena, Barabino iniziò la sua formazione artistica presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova. Qui studiò sotto la guida di Giuseppe Isola, sviluppando una predilezione per la pittura storica e il disegno. Nel 1857, grazie alla vincita della borsa di studio Durazzo, si trasferì a Firenze per proseguire gli studi all’Accademia di Belle Arti, dove affinò ulteriormente il suo stile pittorico. Durante il soggiorno fiorentino, entrò in contatto con il movimento dei Macchiaioli, il che influenzò la sua evoluzione artistica verso un linguaggio più realistico.

Opere Principali di Nicolò Barabino

La produzione artistica di Nicolò Barabino è vasta e diversificata, comprendendo affreschi, dipinti a olio e opere di scenografia. Tra le sue opere più significative si annoverano:

  • “Consolatrix afflictorum” (1859): realizzata per la cappella dell’Ospedale San Paolo a Savona, quest’opera consolidò la sua reputazione, portandogli numerose commissioni successive.
  • “Galileo davanti all’Inquisizione”: affresco che testimonia l’interesse di Barabino per temi storici e scientifici, rappresentando il celebre scienziato durante il processo inquisitorio.
  • “Piero Capponi straccia i patti offerti da Carlo VIII di Francia”: opera che illustra un momento cruciale della storia fiorentina, evidenziando il patriottismo e il coraggio civico.
  • “Le Vespro Siciliano”: dipinto che raffigura l’insurrezione del 1282 in Sicilia, mostrando la sua abilità nel rappresentare scene di massa e tensioni emotive.
  • “Cristo in trono con Maria e San Giovanni Battista”: mosaico realizzato per il portale centrale del Duomo di Firenze, dimostra la sua maestria nella tecnica musiva e nella composizione sacra.
  • “La Carità fra i fondatori delle istituzioni filantropiche fiorentine”: mosaico sul portale sinistro del Duomo di Firenze, che celebra le virtù della carità e della filantropia.
  • “Artigiani, mercanti e umanisti fiorentini rendono omaggio alla Vergine”: mosaico sul portale destro del Duomo di Firenze, rappresenta l’omaggio delle diverse classi sociali alla Madonna.
  • “Archimede”: affresco nel Palazzo Orsini a Genova, raffigura il celebre matematico e inventore dell’antichità, sottolineando l’interesse di Barabino per le figure storiche e scientifiche.

L’Eredità Artistica di Nicolò Barabino

Nicolò Barabino ha lasciato un’impronta indelebile nell’arte italiana dell’Ottocento, distinguendosi per la sua versatilità e per la capacità di spaziare tra temi storici, religiosi e scientifici. Le sue opere, caratterizzate da una profonda attenzione ai dettagli e da una forte componente narrativa, hanno arricchito il patrimonio artistico di città come Genova e Firenze. La sua partecipazione alla decorazione della facciata del Duomo di Firenze, attraverso la realizzazione dei cartoni per i mosaici delle lunette dei portali, testimonia il suo ruolo di rilievo nel panorama artistico dell’epoca. La sua eredità perdura non solo nelle opere lasciate, ma anche nell’influenza esercitata su contemporanei e successive generazioni di artisti. A Genova, in suo onore, sono stati dedicati una piazza e il Liceo Artistico Nicolò Barabino, istituito nel 1932, a sottolineare l’importanza del suo contributo culturale.

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