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Cambon Glauco

Glauco Cambon: Artista Poliedrico tra Simbolismo e Liberty

Glauco Cambon (Trieste, 13 agosto 1875 – Biella, 7 marzo 1930) è stato un pittore italiano, noto per la sua versatilità artistica che spaziava dal ritratto alla decorazione, dalla caricatura alla cartellonistica pubblicitaria.

Nato in una famiglia agiata e culturalmente attiva, con il padre Luigi, avvocato e deputato, e la madre Elisa Tagliapietra, poetessa, Cambon crebbe in un ambiente stimolante. Dopo aver interrotto gli studi classici a Trieste, si trasferì a Monaco di Baviera nel 1892, iscrivendosi all’Accademia locale. Qui, sotto l’influenza di artisti come Franz von Stuck, sviluppò un interesse per il simbolismo e la Secessione. Nel 1893 ottenne una menzione d’onore con il dipinto “La Musica”. Successivamente, completò la sua formazione a Roma dal 1900 al 1905, grazie al “pensionato romano” della Fondazione Rittmeyer.

Opere Principali

Tra le opere più significative di Cambon si annoverano:

  • “Il velo azzurro” (1907): olio su cartone che ritrae una figura femminile velata, conservato al Museo Revoltella di Trieste.
  • “Trieste di notte”: veduta notturna della città natale dell’artista, esposta alla Galleria d’Arte Moderna di Udine.
  • “Ritratto di Attilio Hortis” (1893): uno dei primi ritratti realizzati, esposto a Trieste presso Schollian.
  • “Amor renovator vitae” (1912): composizione allegorica su grande pannello, esemplificativa del suo stile simbolista.
  • “Ferruccio Benini in ‘Don Marzio maldicente a la bottega di caffè'”: ritratto dell’attore in una scena teatrale, presentato alla Biennale di Venezia del 1910.

Stile e Tecnica

Cambon fu un artista eclettico, capace di spaziare tra diversi generi e tecniche. Nei ritratti, si nota l’influenza dell’impressionismo, con particolare riferimento a Umberto Veruda e Arturo Rietti. Le sue vedute urbane, come “Trieste di notte”, mostrano una sensibilità verso gli effetti luminosi e atmosferici. Inoltre, si dedicò alla grafica pubblicitaria, realizzando manifesti caratterizzati da una vena caricaturale e decorativa, in linea con lo stile Liberty dell’epoca.

Eredità Artistica

La produzione artistica di Glauco Cambon riflette le pulsioni e le trasformazioni culturali di Trieste e dell’Italia tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Le sue opere sono conservate in importanti istituzioni museali, tra cui il Museo Revoltella di Trieste e la Galleria d’Arte Moderna di Udine. La sua capacità di coniugare tradizione e innovazione, realismo e simbolismo, lo rende una figura significativa nel panorama artistico italiano dell’epoca.

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